Pitti Uomo 2022, la moda maschile guarda al futuro
Dall’11 al 13 gennaio 2022, la celebre Fortezza da Basso, a Firenze, ospiterà l’edizione numero 101 di Pitti Uomo, storico evento di moda maschile conosciuto in tutto il mondo. L’appuntamento invernale di Pitti Uomo, quindi, tornerà dal vivo dopo la digitalizzazione del 2021, imposta dalla pandemia. Un’occasione unica per guardare con positività al futuro e tornare a mettere lo stile al centro.
Il conto alla rovescia è ormai iniziato. Manca davvero poco all’apertura ufficiale di Pitti Immagine Uomo 101, in programma per l’11 gennaio 2022 a Firenze, nella storica sede di Fortezza da Basso. Un appuntamento che ha il chiaro sapore di una ripartenza, caratterizzato da una forte energia e dal profondo desiderio di lasciarsi la pandemia alle spalle. D’altra parte, anche Pitti Uomo ha dovuto fare i conti con il Covid-19: l’edizione numero 99, a gennaio 2021, si è dovuta svolgere in formato digitale. Stavolta, invece, si torna dal vivo, come già accaduto per Pitti Uomo 100 in estate. “Attribuiamo un valore simbolico a questa edizione 101”, spiega Raffaello Napoleone, amministratore delegato di Pitti Immagine, “e le aziende stanno rispondendo con entusiasmo”. Un messaggio importante, che parte da una manifestazione di grande valore, sia in Italia che all’estero, vista la lunga storia che ha alle spalle.
Pitti Uomo nella storia, l’intuizione che ha cambiato il mondo della moda in ItaliaPitti Immagine Uomo, infatti, nasce nel lontano 1952, dall’intuizione di Giovanni Battista Giorgini, ultimo discendente di una nobile famiglia di Lucca, ma residente a Firenze. L’Italia non ha ancora delle sfilate di moda, a differenza della vicina e rivale Parigi. Giorgini decide che è ora di colmare questa lacuna e apre le porte della sua Villa Torrigiani al primo defilé made in Italy (il nome originale è First Italian High Fashion Show), che vede la partecipazione di nomi illustri, come quello delle sorelle Fontana. Il successo è immediato, tanto che negli anni seguenti è necessario cambiare location: prima il Grand Hotel, poi Palazzo Pitti (da cui la manifestazione eredita definitivamente il nome), infine, dal 1982, Fortezza da Basso, dove si svolge ancora oggi. Al cambio di scenografia corrisponde un’evoluzione della natura di Pitti uomo. Anche perché, nel frattempo, le sfilate in Italia si sono moltiplicate e Milano è diventata regina della moda prêt-à-porter. Firenze si ritaglia quindi un ruolo diverso: quello di culla dell’artigianato e della maglieria, con protagonista assoluto il pronto moda maschile, fatto di abiti classici e tradizionali. Del fascino originale, però, nulla si perde e Pitti Uomo, ancora oggi, è un appuntamento di rilievo internazionale, a cui, due volte l’anno, partecipano brand di altissimo livello.
Pitti Uomo 101: verso il futuro, tra riflessi e riflessioni Titolo dell’edizione 101 della kermesse maschile fiorentina sarà Pitti Reflections. Il tema degli allestimenti, firmati dal direttore creativo Angelo Figus, sarà quindi giocato intorno all’oggetto “specchio” e incardinato sul binomio riflessi-riflessioni. Due concetti contigui che, nella lettura che ne dà Agostino Poletto, direttore generale di Pitti Immagine, sono “finestre che si aprono, squarci che portano dentro e fanno guardare lontano, rimandi che vanno oltre quello che ci si aspetta per rappresentare un nuovo inizio”. Tre le macroaree in cui saranno organizzati gli espositori, divisi tra Fortezza da Basso e Stazione Leopolda: classico, outdoor e nuovi canoni stilistici. Inoltre, ampio spazio verrà dato al rapporto tra moda e sostenibilità, approccio ineludibile in un periodo in cui i cambiamenti climatici stanno diventando sempre più centrali ne dibattito pubblico.
Ciliegina sulla torta: la special guest Ann Demeulemeester. Insomma, gli ingredienti per una grande edizione ci sono tutti. Non resta che attendere che si accendano i riflettori.